venerdì 23 marzo 2012

Com'è terribile il senso di straniamento dall'esistenza quando hai gli operai in casa.

Avere gli operai in casa, si sa, può diventare una fonte di stress terribile.
Polvere ovunque.
La sensazione che la tua storia sia tutta in quei calcinacci e che tu possa cambiare con una porta nuova.
Anche se poi resta tutto come prima.
A voi e alle sopracciglia impolverate dei muratori, dedico i miei Sonetti Edili.
Buon divertimento!



Calcinaccio n. 1

Non ho più la porta del bagno.
Non ho più la porta della mia stanza.
Non ho più una vita.


Calcinaccio n. 2

Vibrante sveglia a destare
il mio sonno.
Simposi di paste al forno
a inaugurare
polverose colazioni
e caffè sulla piastra
come novizia giovane Marmotta.


Calcinaccio n.3

Canzoni anni ottanta e bestemmie
mentre mattoni a pasta intera
solidificano ingressi
per nuovi baccanali.




ps. L'operaio nella foto è da intendersi come puro riferimento all'attività.
Per le sembianze direzione Lourdes.


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