mercoledì 21 marzo 2012

Agli amori che nascono in primavera


Driiin!
Suona il telefono.
Uno di quelli vecchio stampo, con la rotella impolverata dal tempo.
Una donna risponde.
Si chiama Alda, Alda Merini.
Dalla sua finestra le mura ingrigite dei Navigli.
Un uomo dall’altra parte del filo sorride.
Si chiama Michele, Michele Pierri.
Dalla sua finestra lo sciabordio delle onde marine.
Parlano tanto.
Ore, minuti, secondi. Parole che diventano versi.
Un fiume in piena, ossessione d’amore, redenzione, salvezza.
La poesia, la fame, la solitudine li muovono.

Io penso a quella che fui
quando morii mill’anni or sono
e adesso tua discepola e canto,
scendo giù fino al Golfo
a toccare la tua ombra superba,
o stanco poeta d’amore
fissato a una lunga croce…


Un amore che muta, diventa tangibile.
Diventa viaggio, stabilità, convivenza.
Lui le regala il mare, lei la sua follia d’amore.
Sposa-bambina di un uomo infinitamente buono, saggio.
Oggi, 21 marzo, il TUO giorno, celebro la vostra unione e regalo al mare una margherita gialla.
Brindo agli amori, quelli che sono nati scrivendo,
quelli legati ad un filo, quelli che ticchettano al suono di una tastiera, quelli che sorridono da una webcam.





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