domenica 12 febbraio 2012

Come rivalutare le amicizie: Il piacere sottile della pioggia di Alexander McCall Smith


Se, come me, anche tu hai scelto un uomo che vive in un'altra città, sai bene quanto sia importante creare una rete forte con i suoi amici, che, volente o nolente, saranno anche i tuoi.
Dopo i primi timori, ti senti più rilassata in loro presenza, cominci a raccontare qualcosa di te e di quello che ti piace.
Poi arriva Natale.
Lei, che chiameremo C., ti regala un libro.
Dice che è bellissimo, che ne ha letti altri di questo autore, che è bravobravo davvero.
Tu pensi che sarà sicuramente interessante:dopotutto, C. legge Ishiguro, il che presume un certo buongusto.
Maproprij!
Il libro in questione è Il piacere sottile della pioggia di Alexander Mccall Smith, per gli amici l'Uomo del Monte.
Ora.
Uno dei miei propositi per l'anno nuovo era quello di non perdere tempo a leggere libri brutti ed abbandonarli al loro destino al primo sbadiglio, ma con questo non ho potuto.
Perchè, miei cari 2,5 lettori di questo blog, io vollonvi bene e non potevo permettervi di fare un acquisto inconsulto o un regalo che vi avrebbe segnati per sempre.
Veniamo ordunque alla recensione.
La protagonista di questo romanzo si chiama Isabel Dalhousie, filosofa e direttrice di una rivista di etica applicata; in realtà solo un' impicciona con forti tendenze al bipolarismo.
Non perde occasione per allungare l'orecchio e per immischiarsi nelle faccende di chiunque le capiti a tiro: il lattaio, il barista, sua cugina, turisti e animali randagi.
La classica persona che se te la ritrovi a cena fingi un'intossicazione da gamberi pur di sfuggire alle sue domande, sempre inopportune e fuori luogo.
Tutto la riguarda: i fidanzati di sua nipote, una coppia mal assortita di americani in visita ad Edimburgo, una nuova casa per la sua governante.
Il libro è pieno di profondissime riflessioni sulla vita, l'amore e l'etica.
Un esempio:

"Un accordo sottoscritto in stato di ebbrezza va considerato valido? Già, curioso. Ma immagino che gli ubriachi siano in grado di intendere e volere. Anzi, a volte l'ubriachezza può rivelare loro con maggior chiarezza quel che desiderano davvero. In vino veritas".

Le stesse parole che zio Peppino usò quando si ubriacò al matrimonio di mia cugina.

Dietro tutto questo acume, questa profonda sensibilità, si cela in realtà il cuore di una milf.
Isabel, che ha superato i 40, ha buttato l'occhio su un certo Jamie, che ha 14 anni meno di lei ed è un suonatore di fagotto di una certa prestanza.
E basta.
271 pagine di morte dell'anima, dove lei passa da un'euforia moccesca per un bacetto di lui a riflessioni circa il vino bianco neozelandese e i gatti che si stiracchiano sui marciapiedi.
Di giallo non c'è assolutamente nulla, solo il mio colorito alla fine della lettura.

Prendendo le mosse da questa filosofa, vorrei regalarvi le mie tre perle di saggezza per oggi:

1) Regalate questo libro a persone che volete sbolognarvi da anni, successo assicurato;

2) Cara C., se ti stavo sul cazzo me lo potevi dire subito, ché certi sfregi sono duri da digerire;

3) Irene Bignardi finiscila.



mercoledì 1 febbraio 2012

Sherlock Holmes 2 Gioco di ombre ovvero l'arte di indossare occhiali orribili e risultare credibile.



Era nato da appena un giorno il nuovo anno, passato con la febbre a secciare i Maya.

Ogni altra attività che comportasse eccessiva fatica o traspirazione era sconsigliata dai migliori ginecologi dell'associazione AOGOI ed io mi fido di loro, che sono amici anche di quelli che testano il mio deodorante preferito.
Non restava che recarsi al cinema quindi, per diffondere batteri e sentirsi così meno sola ed incompresa.
UCI Cinemas detti anche gli Arsenio Lupin de noartri (8,20€ ingresso e se hai sete è meglio se muori) e Sherlock Holmes 2 Gioco d'ombre, sennò poi vengo accusata sempre di vedere i soliti drammoni pesanti.
Siamo a Londra e SherlockSniffHolmes sta sempre appresso a quella con il vestito pomposo del primo film.
Lei non è molto gentile, perchè lo fa gonfiare subito di botte.
Oltretutto, si è infilata in una situazione assai complicata, tipica delle donne che portano le crinoline e non con un tizio qualunque, ma con il cattivo del film!
Si, lui!
Moriarty, un uomo che ha mangiato moltissimi crauti.
Il suo dubbio gusto in fatto di cibo ci fa subito intuire che si tratta di un essere dalla mente malvagia, pronto a sovvertire l'ordine del mondo politico europeo.
Teribbbile!
Nel frattempo WatsonGiudaLeggebellèmammasoja sta per convolare a giuste nozze (no, non con Sienna, purtroppo) e quindi vai con l'addio al nubilato!
Tutti seduti a giocare a carte e bere whisky. Uno sballo.
Meno male che interviene SherlockTantaNeveHolmes a dare vita alla festa e dopo cinque minuti tutti a fare a mazzate.
In quell'istante, vedo lui, il mio adorato, che qualunque film faccia per me resta sempre Oscar Wilde.
Per dare un tocco di esotismo alla storia arriva LaZingara, che ha perso suo fratello e chiede a BobTaglialaFinaHolmes di aiutarla a trovarlo.
Noi, però, lo sappiamo che suo fratello sta in un altro film e si chiama Jack Sparrow.
Da quel momento in poi, non si fa altro che darsele di santa (e non) ragione.
Spari, battuta tagliente, botte.
Visioni di Holmes, altri spari, sangue, battuta tagliente, altre botte.
Manca solo Bruce Willis con la maglietta bianca sporca di grasso.
"Maaaaa....i buoni vincono!" direte voi.
Col cazzo.
Perchè RobZuccheroaVeloHolmes cade con il cattivo in una cascata.
E defunge.
Si, si.
E noi, pronti con il fazzoletto in mano a versare un canale della Manica di lagrime, ce lo ritroviamo negli arazzi dello studio di casa Watson, pronto a fare la Suocera con la sua povera moglie.

Questo film mi ha insegnato tre cose:
1) che i ristoranti di Roma hanno nomi osceni;
2) che nei 25 minuti di pubblicità ante film riesco a farmi la manicure;
3) che gli alberi possono esplodere moooooooooolto lentamente.