C’è chi nasce per vivere in modo ordinario.
Sveglia, colazione, ufficio, moglie, figli, il sesso della domenica
mattina in silenzio, il pranzo dalla suocera, il gelato in centro.
C’è chi nasce per vivere ordinato, pettinato, incravattato.
C’è chi viaggia perchè si fa così, che ad Atene ci sono solo
quattro pietre e la Tour Eiffel è tutto ferro sprecato.
Poi c’è Charles Bukowski.
E il mondo ordinario/ordinato va a farsi benedire e finisce come un
foglio di carta appallottolato in un angolo, di quelli che contengono
appunti stupidi o idee brutte.
C’è che lui sa esattamente come vivere, sa come non prendersi in
giro, sa come non regalare illusioni.
La vita è bastarda, è così.
I suoi versi non ti indoreranno la pillola, saranno un pugno in pieno
viso.
Ti faranno sputare sangue, ti faranno piangere come un bambino perchè
è tutto sbagliato, perchè ti sentirai sbagliato.
Ti sentirai un idiota.
Le tue ginocchia si piegheranno davanti alla dolcezza delle onde dei
suoi capelli che odorano di sale.
Le sue parole ti faranno vergognare perchè tu non hai rischiato mai
veramente.
Questo è “Quando mi hai lasciato mi hai lasciato tre mutande”
di Charles Bukowski.
Perchè la poesia è dietro i tuoi occhi.
Quando mi hai lasciato mi hai lasciato tre mutande, Charles
Bukowski, Minimum fax
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