martedì 22 maggio 2012

Morte malinconica del bambino Ostrica di Tim Burton



I bambini.

Creature tenere, dolcissime, indifese, che mandano in sollucchero chiunque agitando le loro paffute manine, che sorridono e sciolgono il ghiaccio artico.

Bambini che noi adulti educhiamo a dire sempre "acie" e "pego", a cui chiediamo di rispettare le regole.


Bambini a cui diciamo che siamo tutti uguali pur avendo la pelle di colore diverso e diverse tradizioni, anche se sappiamo che non è vero e che non si tratta solo di una mera questione etnologica.
Bambini che vestiamo e pettiniamo in un certo modo, a cui regaliamo dei giocattoli piuttosto che altri, a cui insegniamo un concetto di "diversità" più grossolano, che gli fa storcere il naso davanti al compagnuccio che gli propone qualcosa di non convenzionale.
Bambini che vorremmo diventassero adulti migliori di noi.

Eppure continuiamo a trattarli come creature che "non capiscono" e gli raccontiamo favole edulcorando il finale, che un lupo che muore è troppo scioccante.
Non credo che sarà una storia con un lieto fine a proteggerli dalle brutture del mondo: è la conoscenza che fornisce le armi per affrontarle.

Allora chiediamo aiuto a Tim Burton, al suo Morte malinconica del bambino Ostrica, al suo orrore delicato e nostalgico.
Raccontiamogli di questi strambi personaggi: del Bambino Mummia che viene scambiato per una pignatta, di Lalla che sniffava la colla e dei fazzolettini appiccicati al suo nasino, della bambina che si tramutò in letto, dei genitori paurosi che si rivolgono ai medici pur di avere un figlio "normale".
Leggiamo e ridiamo con loro, mostriamogli l'illustrazione della Bambina con molti occhi, spieghiamo loro cosa si nasconde dietro quella miriade di iridi.
Abituiamoli a non giudicare ciò che non conoscono.
Forse scopriremo che anche loro si sentono un po' come il Bambino Supermacchia: dei piccoli super eroi con un solo unico grande potere, quello di farsi amare così come sono.

Morte malinconica del Bambino Ostrica, Tim Burton, Einaudi

Puoi leggere questa recensione anche su La magia di un libro.



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